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Ciro Leonetti, cameriere al Casinò dell’Unione, il Circolo della Nobiltà attiguo al Teatro San Carlo, e Anna Sandomenico, ostetrica del Comune, che fu una delle tre ostetriche che assistettero la Principessa Maria Josè alla nascita di Vittorio Emanuele e Maria Pia di Savoia,  comprarono l’attività di un negozio, sito all’angolo della Correa (di fronte al negozio attuale), una strada che iniziava con degli scalini e poi con un percorso tortuoso sbucava all’angolo di Via Medina, sfiorando il Palazzo della Questura e la Chiesa di S. Giuseppe che all’epoca occupava il centro della strada attuale.

L’attività commerciale non fu entusiasmante e quando arrivarono le famose “tratte” , spesso si ricorreva alla raccolta dei pochi spiccioli che risparmiavano tutti per comprare qualcosa.

I componenti della famiglia erano: Immacolata, ostetrica anche lei, Elena insegnante, Antonio cappellano militare; in negozio lavoravano Gesualdo e Maria e saltuariamente Mauro.

Per permettere la ristrutturazione del Rione Carità, l’attività fu spostata in un negozio di profumeria situato proprio sotto l’attuale palazzo del Banco di Napoli; alla costruzione della nuova sede del Banco il negozio fu nuovamente spostato e posto nella attuale ubicazione, divenendo quindi un negozio di giocattoli e profumi.

Quasi tutti i personaggi più importanti della città sono passati almeno una volta in questo negozio, essendo stato Ciro Leonetti, come precedentemente detto, uno dei camerieri del Circolo dell’Unione, circolo di tutta la nobiltà napoletana; gli stessi Principi Maria Pia e Vittorio Emanuele quando andavano a giocare nel Parco della Regia di Capodimonte, al ritorno si fermavano a guardare le vetrine del negozio e la governante e l’ostetrica faticavano non poco per farli risalire in macchina.

Persino la Principessa Maria Josè non disdegnava di andare personalmente a comprare da Leonetti i giocattoli per i propri figli e per i loro amici in occasioni di varie festività, senza il corteo di macchine che oggi scortano i nostri politici. In una circostanza la Principessa entrò in negozio per chiedere un mazzo di carte di un gioco chiamato “L’Uomo Nero”; di questo gioco ne esistevano 2 versioni, una molto bella e ben fatta e l’altra un po’ più dozzinale; la Maria si impegnò a tal punto ma non riuscì a trovare quella migliore, per cui la Principessa si dovette accontentare di quella di minor prezzo. La Principessa non ha mai accettato nessun omaggio le si volesse concedere né tantomeno degli sconti.

Dopo la morte dei genitori, il negozio è stato gestito da Gesualdo e Maria, fino agli inizi degli anni Ottanta, quando l’attività è stata presa in carica dal nipote Ciro Leonetti, ed oggi dal figlio Maurizio la gestisce , nonostante le enormi difficoltà che l’attuale congiuntura economica presenta, per cercare di portare avanti una storia che prosegue ormai da quattro generazioni finendo per essere uno dei più antichi, se non il più antico negozio di giocattoli d’Italia.