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Una pecora per aiutare i bambini con difficoltà di apprendimento

Una pecora per aiutare i bambini con difficoltà di apprendimento

Il contatto con gli animali come via per superare le difficoltà di apprendimento dei bambini. Un nuovo progetto dell’ Ausl di Parma - distretto Valli Taro e Ceno - che vuole stimolare il rapporto tra bambini con disturbi dello spettro autistico (o anche altre difficoltà di concentrazione o apprendimento) e uno degli animali più docili e sociali che ci siano: la pecora.

L'idea è stata partorita da Roberta Graiani, psicologa e psicoterapeuta specialista in età evolutiva, che è fortemente convinta delle proprietà terapeutiche della connessione tra il gregge e i più piccoli.

"Come spesso avviene, è successo tutto per caso e in questa casualità ha avuto un ruolo anche il mio cane, un australian shephered: ero a Corniglio quando, avendo notato il mio cane da pastore, mi hanno informato che in una località vicina era arrivata Sara, donna pastore che faceva anche l’addestratrice di cani. L’ho incontrata e abbiamo trascorso insieme alcune giornate al pascolo: ho così sperimentato in prima persona il benessere che si ricava dal contatto con la vita pastorale".

Il progetto riprende un'idea che fu di Maria Montessori, prima a rendersi conto di come il mondo in cui la modernità ci ha costretto, così lontano dalle nostre origini naturali, portava grandi disagi anche nei bambini. Da qui l'idea di integrare il prendersi cura degli animali anche nelle scuole.

Il progetto, che si è svolto nello scenario naturale della Val Taro in agosto, realizzato in collaborazione con la neuropsichiatria infantile, ha coinvolto bambini dai cinque ai dodici anni d’età che avevano sofferto in modo particolare la chiusura delle scuole e il conseguente venire meno di spazi di socialità e condivisione.

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