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25 aprile: per la Liberazione ricordiamo lo scugnizzo Gennaro Capuozzo

25 aprile: per la Liberazione ricordiamo lo scugnizzo Gennaro Capuozzo

Oggi, 25 aprile, celebriamo la liberazione dell'Italia dal nazi-fascismo. Tutti voi sapete quanto noi di Leonetti amiamo i bambini, ma cosa lega questa festa ai bambini, e in particolare ai bambini napoletani? Molto più di quanto ci si potrebbe aspettare. I piccoli figli di Napoli, i cosiddetti scugnizzi, hanno avuto infatti un ruolo centrale nella sconfitta dei nazisti in quelle che vengono ancora oggi celebrate come le 4 giornate di Napoli. Quei giorni sono così importanti perché Napoli fu, prima in Europa, la città che si sollevò contro i tedeschi e li scacciò dal proprio perimetro.

Uno di quei bambini, in particolare, è passato alla storia, al punto da avere libri, film e piazze dedicate. Parliamo di Gennaro Capuozzo, lo scugnizzo di appena 12 anni protagonista del bellissimo film di Nanni Loy. Gennaro fu protagonista di durissimi scontri con i soldati del Reich, in particolare nella zona di Santa Teresa degli Scalzi. Gli scugnizzi al suo seguito assaltarono un convoglio nazista e riuscirono perfino a fare prigionieri molti soldati nemici. Mentre lanciava bombe a mano contro i carri armati tedeschi dal terrazzino dell’istituto delle Maestre Pie Filippini, però, fu colpito dall’esplosione di una granata nemica e perse la vita.

Alla mamma  Concetta Capuozzo la Repubblica ha assegnato la Medaglia d’oro al valor militare: “Appena dodicenne durante le giornate insurrezionali di Napoli partecipò agli scontri sostenuti contro i tedeschi, dapprima rifornendo di munizioni i patrioti e poi impugnando egli stesso le armi. In uno scontro con carri armati tedeschi, in piedi, sprezzante della morte, tra due insorti che facevano fuoco, con indomito coraggio lanciava bombe a mano fino a che lo scoppio di una granata lo sfracellava sul posto di combattimento insieme al mitragliere che gli era al fianco. Prodigioso ragazzo che fu mirabile esempio di precoce ardimento e sublime eroismo. Napoli, 28-29 settembre 1943.”

Oggi, nel giorno in cui festeggiamo la liberazione dell'Italia, rendiamo omaggio in particolare al più giovane partigiano d'Italia. 

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