Leonetti Giocattoli Dal 1898
Perché buttare un giocattolo, se puoi fare felice un altro bambino?

Perché buttare un giocattolo, se puoi fare felice un altro bambino?

Perché gettare un giocattolo, quando puoi riciclarlo e fare felice un altro bambino? L'abitudine del riciclo, per fortuna, nel mondo dei giocattoli ha avuto negli ultimi anni un grande successo. La velocità con cui passano di moda (o con cui i nostri figli crescono) ha sempre fatto sì che questi prodotti fossero tra quelli che diventano obsoleti più in fretta in assoluto. Oggi, invece, grazie a siti e app dedicate e a una nuova coscienza ecologica diffusa, vengono passati da un bambino all'altro. Certo, questo è sempre avvenuto, ad esempio tra cuginetti, ma oggi riguarda tante famiglie che non si conoscono, spesso bisognose. E, inoltre, con numeri che prima non si erano mai visti.

Una conferma arriva ora anche dall’applicazione Xtribe, marketplace che ha la sua particolarità nella geolocalizzazione. Permette, insomma, di vendere, regalare o scambiare prodotti tra persone vicine.  in questo modo favorisce una logica di scambio di quartiere. Secondo la piattaforma, la categoria dei giocattoli è stata protagonista nell’ultimo quinquennio di un’impennata senza precedenti e non paragonabile alle altre categorie: dal 2015 al 2019 l’app ha infatti assistito a un costante aumento nell'inserimento degli annunci per pupazzi, giochi, robot, costruzioni e centinaia di altri giochi, che sono più che triplicati. Se, infatti nel 2015 le inserzioni per vendere, noleggiare o scambiare un gioco avevano subito un incremento del 10%, alla fine del 2019 hanno segnato +35%.

"Nella maggior parte dei casi i giocattoli sono realizzati in plastica e il loro smaltimento risulta molto inquinante – spiega Xtribe – lo scambio tra privati allunga la vita dei giochi e questa dinamica, moltiplicata per migliaia di utenti, può avere un impatto tangibile sia sull’ambiente sia sul commercio di prossimità”. Anche considerando il taglio nelle consegne da parte dei corrieri.

Anche all'interno delle scuole, come nelle onlus che si occupano dell'infanzia, iniziative di questo tipo si sono moltiplicate. E secondo l’Osservatorio Second Hand Economy, nel 2019 il valore generato dalla rivendita di oggetti di seconda mano in Italia ha raggiunto quota 24 miliardi di euro, una cifra pari all’1,3% del Pil nazionale. D’altronde tra coloro che nel 2019 hanno acquistato o venduto oggetti usati, il 58% ha scelto di farlo attraverso le infinite risorse della rete (mercatini come quello di Facebook, aggregatori di annunci, piattaforme e app), considerato il canale privilegiato soprattutto per la sua velocità (77%), l’accessibilità (44%), la semplicità e la comodità di utilizzo (38%) e la convenienza (34%).

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